lunedì 22 settembre 2008

Il Territorio (a cura di Lucio)

La rubrica che segue vi illustrerà i luoghi intesi come punti di partenza, punti di arrivo e semplicemente luoghi che in questi anni, i Ragni di Gatta hanno spesso solcato durante i propri giri. Alcuni sono semplici sentieri o addirittura strade asfaltate, altri sono luoghi pressoché incontaminati i quali non hanno nemmeno un nome proprio: A questo hanno poi provveduto i Ragni stessi. Ad ogni luogo segue una breve spiegazione. Tutti questi posti hanno comunque una vitale importanza per i Ragni di Gatta.

GATTA: è ovviamente il luogo di partenza di quasi tutte le uscite tranne quelle lontane dove si spostano caricando le bici sulle auto. Dal 1991 sarà successo non più di 12 volte.

FONTANA DI GATTA: è il punto preciso del ritrovo. C'è un ampio spazio per potersi scaldare e approvvigionarsi di acqua. Quest'ultima esce da una roccia a forma di gatto.

FONTI DI POIANO-PIANELLO: è la porzione di strada pianeggiante che costeggia il fiume Secchia verso le montagne più alte dell'Appennino. Oggi è asfaltata e sufficientemente larga, ma in passato il manto era di ghiaia e pieno di buche. Per un certo periodo il fiume l'aveva inghiottita e non era più possibile raggiungere località Pianello se non con un itinerario tortuoso e scomodo. I Ragni usano spesso questo tratto di strada come riscaldamento, soprattutto quando gli itinerari delle uscite si snodano verso l'alta montagna e come secondo ritrovo visto che alcuni membri abitano a Castelnuovo che si trova a circa 12 km da Gatta. La località Pianello è circa a metà tra Castelnuovo stesso e Gatta.

SOLOGNO: piccolo borgo che si raggiunge sia dal Pianello con una salita costante e lunga, sia dalle Fonti di Poiano con un dislivello più impegnativo. Gli itinerari che si snodano verso sud passano spesso di qui. La strada per raggiungerlo è tutta di asfalto.

FONTANA DI SOLOGNO: è una semplicissima fontana che si trova nella parte alta del paese. Dislivello mostruoso anche se su asfalto. La pendenza è superiore al 25/30% per circa un km. Quando si è in cima si è praticamente in apnea. Se i Ragni passano da Sologno raggiungono sempre la fontana, a costo di morirci in mezzo. E' comunque una delle mete più epiche dei ragni.

QUADRIVIO: un altro luogo storico se non il più ambito del gruppo. Si raggiunge da più posti, in quanto, come dice la parola stessa, è un incrocio tra 4 strade. Una arriva da Sologno, forse la più impegnativa. All'inizio la pendenza è quasi proibitiva e il fondo sconnesso. Dopo un paio di km la pendenza diminuisce leggermente. Da Sologno occorrono 30/40 minuti per raggiungerlo. L'altra strada la si prende dal Mulino di Garfagno tra Sologno e Villa Minozzo. La salita è meno ripida ma una parte del tracciato è esposta al sole e d'estate la temperatura è veramente torrida. Anche qui servono più di 35 minuti. L'altra strada la si prende da Montecagno, tra Sologno e Ligonchio. Ora è tutta d'asfalto ma con pendenza proibitiva. 30 minuti il tempo per raggiungerlo. La quarta strada del quadrivio arriva dal Passo Cisa. Il Passo Cisa rispetto al quadrivio è più in alto quindi una volta raggiunto il quadrivio da una delle tre strade descritte i Ragni salgono ancora verso il Passo. Se non si è ben allenati occorrono anche 50 minuti per arrivare in cima al passo.

PASSO CISA: si trova a circa 1600 mt. E' anche questa una meta importante. Ci si trova giusto sotto il Monte Cisa (mt 1800) e a sud il Cusna (mt 2121) fa da cornice ad uno splendido paesaggio. Si può proseguire verso i prati di Sara o scendere verso monte Orsaro. I Ragni hanno usato spesso i due versanti per i loro giri. Nei pressi del Passo, raggiungibile a piedi in 3 minuti una sorgente di acqua freschissima e buonissima. Per essere una Ragno, un biker deve salire sul Passo più volte da tutti e due i versanti.

FEBBIO: è un paese che si trova sotto il Monte Cusna dove c'è una stazione sciistica. E' stata una meta di partenza per un giro fantastico, l'anello del Cusna, quasi 60 km in mezzo a sentieri incontaminati. Nonostante i Ragni esistano da vari anni non sono ancora riusciti a farlo tutti insieme. E' uno dei progetti futuri facilmente realizzabile.

CAVOLA-CORNETO-VOGNO: è stato uno dei territori più battuti alla fine degli anni 90. Praticamente tutti i sentieri, carraie e stradine sono state battute. Escludendo qualche raro tratto non ci sono le pendenze assurde delle zone più alte del territorio ma i ragni hanno saputo tirare fuori dal cilindro dei giri di tutto rispetto. Da qualche tempo si usa meno, ma rimane comunque una delle zone più battute dei Ragni.

SALITA DI VIGNOLA: per anni è stata la salita più dura da affrontare. Lunga circa 1200 mt, spesso i distacchi tra i bikers diventava enorme. Capitava a volte che i Ragni la affrontassero sia all'inizio del giro sia alla fine in quanto si trova non lontana da Gatta. E' successo anche che qualche membro del gruppo si sia dovuto fermare a metà tracciato per riprendere fiato, ma mai nessuno è tornato indietro non raggiungendo la vetta. Anche questa salita deve fare parte del curriculum di un Ragno di Gatta.

CASTELLO DI CARPINETI: è un bellissimo castello che si trova verso nord rispetto a Gatta. Diverse sono le strade che portano al Castello, e non mancano salite più o meno impegnative. La più ripida è quella che parte dal paese stesso. Circa 4 km, in passato ci è pure passato il giro d'Italia ed è stata anche una prova speciale del Rally dell'Appennino. Da lì (ottimo il paesaggio) si snodano diversi sentieri, tutti impegnativi. Mete queste usate forse più in inverno.

SALITA DI SANVITALE: è una salita che porta ad un vecchio convento ora trasformato in bed & breakfast. Ha soppiantato Vignola come palma della salita più dura. Non è asfaltata anche se in due tornanti hanno messo del materiale chiamato compattato (simile all'asfalto ma più ruvido) altrimenti le auto non riuscivano a salire. Quando si raggiunge l'ex santuario, spesso si hanno delle visione tale è stata la fatica. Altro punto fermo per poter fare parte dei Ragni.

PROMONTORIO DI MAROLA: è, insieme ad un'altra zona, la parte più a nord del territorio usato dai Ragni. Ci sono diverse salite interessanti. Spesso usato d'inverno, perché quello meno esposto al freddo e alle intemperie.

VALLE DEL TASSOBBIO: zona scoperta solo di recente. E' un territorio limitrofo a Marola, e per certi versi quasi speculare. E' ancora da esplorare in vari punti e sicuramente i Ragni avranno modo in futuro di sviluppare altri itinerari interessanti.

FELINA: paese a circa 6 km da Gatta. Salita costante ma da affrontare senza affanni per non consumare le energie. Quando gli itinerari si sviluppano verso Carpineti, Marola o la Valle del Tassobbio, Felina viene usato come altro ritrovo per ricompattare il gruppo. Nella piazza principale c'è una fontana che serve ai ciclisti quando ritornano per riempire un' ultima volta le borracce Spesso però il matto del paese un certo Mòsà, si trova nei pressi della fontana dopo aver rigettato la cena della sera precedente. In quei casi i Ragni preferiscono patire sete.

FOSOLA: è il monte sopra Felina. Non è tanto alto ma per raggiungere la cima c'è, ovunque si passi, un paio di salite incredibilmente ripide. Solo dopo aver superato un'enorme croce di ferro con sopra Gesù, e dopo aver veramente sputato sangue, si raggiunge la sommità dove c'è un ripetitore. I Ragni hanno usato quelle salite nelle uscite dove c'erano dei nuovi adepti, giusto per far vedere loro cosa significa pedalare con i Ragni.

PIETRA DI BISMANTOVA: monte che sovrasta Castelnuovo. E' un monolite di roccia che fa ricordare le dolomiti. I Ragni hanno anche qui passato ogni sentiero e stradello. Esiste anche un giro classico chiamato semplicemente giro della Pietra che si usa quando si deve fare un giro non tanto lungo e senza affaticarsi troppo. Purtroppo oggi è tutto su asfalto, ma merita farlo per i panorami che si vedono. Di recente la zona della Pietra è stata usata come itinerario del primo raduno organizzato dai Ragni di Gatta.

ZONA DEL VENTASSO: zona meno usata di altre anche se ultimamente si sta rivalutando. Si trova verso sud rispetto a Castelnuovo e quindi più in alto. Ci sono diverse salite importanti, come quella di Santa Maria, che rendono la zona suggestiva e particolarmente ambita. E' stata anche nobilitata da un giro organizzato per una particolare occasione da un membro dei Ragni. In futuro sarà sicuramente meta di diverse uscite.

ALTRI LUOGHI: qui di seguito citiamo alcuni luoghi che per un motivo o per un altro hanno una rilevanza importante nell'universo dei Ragni. Poiano, Minozzo, Le Boccede, Mulino Bruciato, Roncacisio, Manno, Costabona, Velluciana, Spignana, Lusignana, Villaberza, Maro, Campolongo, Pergreffio, Casale, Vologno, Bellessere, Virola, Braglie, Iatica, Costa di Iatica, Villa Prara, Carù, Cerrè Marabino, Quara, Cerrè Sologno, Talada, Pontone, Fora, Colombaia, Pradarena, Cerreto, Ospedalaccio, Presa Alta, Villa Prara, Santa Maria, Sassone, Carniana Gnana.

mercoledì 17 settembre 2008

Chi sono i Ragni di Gatta ?

I Ragni di Gatta nascono nel lontano 1991, anche se solo successivamente si appropriarono di tal nome. E' un piccolo gruppo di amici con la passione della mountain bike, passione nata appunta anni fa quasi per caso ma che non ha più abbandonato i membri di questo glorioso gruppo di bikers.

Dire chi sia stato il primo è difficile in quanto alcuni dei membri hanno iniziato praticamente insieme a girare in bike, anche se non si trovavano come invece fanno oggi. Possiamo però affermare che Lucio, Francesco, Luca e Guido siano stati coloro che hanno dato inizio al gruppo. Poco dopo si è unito a loro anche Paolo. Delle successive entrate ne parleremo più avanti.

Ognuno dei ragazzi aveva una motivazione diversa nell'avvicinarsi al ciclismo col rampichino, come si chiamava allora. Lucio ad esempio aveva vinto la sua Kastle (ai tempi una signora bicicletta con il marchio di un'ottima marca di sci), ad una pesca di beneficenza. Francesco e Luca avevano comprato la leggendaria Thomisus della Bianchi perchè allora era molto in voga, Guido comprò la bike perchè pedalare dicevano che faceva bene e Paolo si aggregò qualche mese dopo perchè invogliato dagli altri amici. Di questi Guido si perse per qualche periodo, per poi rientrare dopo qualche anno.

All'inizio, come già detto, non si chiamavano ancora Ragni di Gatta. Erano semplicemente un gruppo di amici un po' scapestrati (ancora non sapevano che il tempo avrebbe riservato loro tantissime sorprese tali da renderli molto ma molto scapestrati), e si ritrovavano alla domenica mattina, e talvolta anche nel primo pomeriggio per dei brevi, ma già intensi giri sulle montagne reggiane.

Già, parliamo, prima di scoprire come è nato il nome Ragni di Gatta, dei luoghi dove si ritrovano. Siamo sull'Appennino reggiano, il paese è Gatta che lega per vari motivi tutti i componenti del gruppo, località vicino a Castelnovo ne Monti. I luoghi dove fanno tuttora le loro uscite sono quindi in quella porzione di appennino che va dalla valle del Secchia, fin sulle cime della Catena del monte Cusna, passando dallo strano monte chiamato la Pietra di Bismantova (citato anche da Dante nella Divina Commedia),i promontori del Castello di Carpineti (possedimento di Matilde di Canossa), per arrivare fino alla valle del fiume Enza. Praticamente tutta la provincia montuosa di Reggio Emilia.

Dopo un paio di anni passati a capire come si poteva fare per fare meno fatica, nel dicembre del 1993 la svolta importante che farà nascere il nome Ragni di Gatta che di fatto sancì la nascita vera e propria di un gruppo affiatato di amici con la passione per la mountain bike.
Precedentemente vi è stato segnalato che ognuno dei membri del gruppo è legato al paese di Gatta per motivi diversi; beh, è un motivo molto serio, nobile e pieno di una parola che si chiama amore.. Eh si, tutti hanno trovato l'amore in questo paese. Senza fare nomi ma i ragazzi citati prima, uno viene da Reggio, uno da Castelnuovo, due da Milano e uno da Cavola. Il detto moglie e buoi dei paesi tuoi qui non ha funzionato. Ed è proprio dall'amore delle gentili consorti che devono la nascita dei Ragni di Gatta. Durante la notte di Natale, Lucio, Francesco, Paolo e Luca (Guido si era come detto assentato per qualche tempo), trovarono uno strano pacco sotto l'albero di Natale. Era un pacchetto non tanto grande, morbido e leggero. Nessuno poteva pensare cosa nascondesse al suo interno. E quando l'aprirono si ritrovarono in mano, con autentica sorpresa e un po' di stupore, una bellissima maglia gialla da ciclista, con tanto di sponsor, e soprattutto un grosso ragno nero nella schiena con tanto di nome e la scritta Ragni di Gatta. Era il 25 dicembre 1993, i Ragni di Gatta era ufficialmente nati.

Da lì ad oggi tantissime sono state le vicissitudini che hanno accompagnato il gruppo nelle loro uscite, ma qui vogliamo solo parlare dei vari membri del gruppo.
Per un po' sono rimasti solo loro quattro. A volte si trovavano tutti insieme, e volte erano solo in due o tre, e capitava anche che uscissero singolarmente quando i rispettivi impegni imponeva loro degli stop più o meno prolungati. Ma non c'era domenica che almeno un ragno non fosse presente sulle strade o sentieri dell'Appennino reggiano.

Il primo ad entrare nel gruppo come nuovo adepto è stato Maurizio, che tanto per non smentire la cabala viene da Genova e come il resto del gruppo è legato a Gatta per motivi di cuore. Lo ha spinto la curiosità e pur sapendo che da lì in avanti la parola fatica sarebbe stata parte della sua vita, si è inserito subito nel gruppo anche se ha dovuto rivedere un po' il concetto di bicicletta. Nel frattempo si è rinserito Guido, tornato alla bici dopo un periodo di assenza in quanto si era dedicato ad altro sport.

Ad un certo punto però si è perso Luca, uno dei fondatori dei Ragni di Gatta. Ha seguito altre strade, e un po' per pigrizia o chissà che, ha abbandonato la sua Bianchi nuova in un garage per tirarla fuori solo dopo anni per portare a spasso la figlioletta. Da tempo i Ragni cercano di riportarlo tra di loro, ma nonostante le varie promesse, Luca continua ad essere un ex.

La formazione dei Ragni di Gatta ha mantenuto quindi la stessa formazione per vari anni; Lucio, Guido, Francesco, Paolo, Maurizio. (non sapevamo se metterli in ordine di età, di peso, di altezza o di colore della pelle, quindi sono stati messi in ordine sparso), e più il tempo passava (e più diventavano meno giovani) la difficoltà dei loro giri è andata via via aumentando, sia come km percorsi che come difficoltà dei tracciati.
Da qualche anno ne fa parte anche Walter, che per non smentire gli altri membri viene dalla Sardegna. Ha conosciuto Paolo quasi per caso e insieme hanno scoperto di avere la stessa passione; fatica, sudore e tanta e tanta voglia di pedalare. Dapprima si limitava a qualche uscita con lo stesso Paolo, e da lì ad entrare a fare parte del gruppo il passo è breve. Si è subito adeguato al ritmo a volte un po' grottesco dei vari Ragni; anche perchè se a lui una cosa non manca è proprio la voglia di pedalare.

Nell'ultimo anno poi è arrivata un'altra new entry. Danilo l'unico che abita in paese (e la moglie se l'è andata a prendere in Trentino sempre per smentire il famoso proverbio), si è unito ai Ragni dopo qualche uscita di prova. Era da tempo che voleva fare delle uscite un po' più serie, ha comperato la mountain bike nuova e ha capito che il futuro è insieme ai Ragni.

Dal 1991 anno delle prime uscite, o dal 1993 se vogliamo dare ufficialità all'evento, i Ragni di Gatta non hanno mai abbandonato la bicicletta; ci sono stati momenti che per vari motivi erano meno presenti, ma il gruppo non ha mai cessato di esistere. E quel piccolo gruppo di amanti della mountain bike, un po' scapestrati, a volte un po' naif, ed altre un po' pazzi, che rispondono al nome di Ragni di Gatta saranno sempre presenti su quella parte di Appennino che sta tra la Valle del Secchia e quella dell'Enza, tra il Monte Cusna e la Pietra di Bismantova laddove si fonde la salita con la fatica, il sudore col divertimento, e per loro, il semplice pensiero di una pedalata li fa sorridere...